Avegaro o Avogadro era il titolo. che si dava nel medioevo a qualche cospicua persona. ed equivaleva presso a poco all'attuale titolo di avvocato. Le cronache venete rammentano un Guido Tempesta figlio di quel Vinciguerra da Camposampiero che aveva adottato per cognome il soprano nome di Tempesta e fino dal 1158 era avogadro ossia avvocato di Odorico vescovo di Treviso. A quell'ufficio erano annessi molti privilegi e prerogative, e continuò ad appartenere a quella famiglia durante qualche secolo, finché nel 1388 da Nicolò, figlio di Vampo Tempesta, passò ad Altenerio degli Azzoni, e fu da quell'anno che quella nobile famiglia si chiama Avogadro degli Azzoni. Quell'Altenerio era discendente di un altro Altenecio degli Azzoni che fu Podestà di Padova negli anni 1320, 23 e 24. e che oltre ad essere uomo di governo fu anche uomo d'armi, e difese valorosamente Padova contro i da Camino signori di Treviso e contro Cane della Scala. Nel 1326 passò al governo di Treviso e difendendo la città contro lo Scaligero venne ucciso dal fuoruscito Guccello Tempesta che era suo parente, perché la sorella del Tempesta di nome Furlana era moglie di Jacopino figlio d'Altenerio. Nel nostro Prato della Valle vi è la statua di quel valoroso gentiluomo, che è quella che porta il n. 38 nel recinto esterno che venne eretta nel 1777 a spese dei suoi discendenti Fioravante e Rambaldo Avogadro degli Azzoni. Il titolo e l'ufficio di avogadro era nella vita pubblica del medio evo assai superiore a quello dell'attuale avvocato Gli avogadri assistevano al consiglio del Governo, assistevano i vescovi nell'amministrazione dei loro affari temporali, difendevano le persone ed i beni privati, e nel caso, non tanto loro in quei tempi, che le questioni si dovessero decidere col giudizio di Dio, cioè con le armi, dovevano gli avogadri imbrandire la spada e sostenere le ragioni dei loro clienti in duello con l'avversario. Dovevano inoltre vigilare sulle fiere e sui mercanti. Per tutto ciò avevano in compenso onori, esenzioni da tasse concessioni di beni feudali, diritti a decime, ed il possesso di paesi e castelli. Molti di essi arricchirono oltre modo, finché tali privilegi caddero dopo il 1400. Oltre al Veneto in molte altre regioni d'Italia specialmente in Piemonte, vi furono e vi sono ancora altre famiglie dal cognome di Avogadro.
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